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appunti sull' energia nucleare

26/01/2021

L' uranio

L' Uranio è l' elemento naturale più pesante, è radioattivo ed è semplice "romperlo" per generare energia (energia di innesco richiesta bassa). Non si estrae più tanto uranio quanto se ne estraeva quando era usato per fini bellici, il principale produttore mondiale è il Kazakhstan.

Fonti di Uranio:

Lavorazione dell' Uranio

Impatto ambientale/Costi

Consumo di Uranio: 70k tonnellate/anno vs. decine di miliardi di tonnellate/anno di combustibili fossili.
Ad oggi (solo dalle miniere prezzate, molte non sono sfruttate per via del costo basso del materiale) abbiamo scorte fino al 2100, non sappiamo se per i prossimi 100 anni avremo litio/gas naturale.
Per rendere conveniente l' estrazione dal mare il prezzo dell' uranio dovrebbe essere ~500 USD/Kg. Il prezzo dell' energia nucleare è anelastico, il costo dell' uranio influisce meno del 2% sul prezzo. Al momento costa meno stockare le scorie che riutilizzarle

Torio

Il Torio:

Come funziona una centrale nucleare

Le pastiglie di Uranio vengono rotte e generano calore, sappiamo bene come trasformare calore in energia, TLDR: viene scaldato un fluido termovettore (acqua) e vengono fatte girare delle turbine collegate a un alimentatore.
All' interno del reattore sono inserite delle barre di controllo per mantenere a livello costante la produzione di energia (meltdown vs spegnimento).

Schema di funzionamento di una centrale nucleare

NB: l' acqua presa dall' ambiente serve per il condensatore e non entra a contatto con materiale radioattivo,

Di Tbachner, Opera propria, CC BY-SA 3.0

Non tutto il calore generato può essere convertito in energia (secondo prinicpio della termodinamica), definiamo quindi il concetto di rendimento.

Rendimento, capacity factor, densità energetica e fattore ambientale

Il rendimento rappresenta la percentuale di energia termica che viene effettivamente convertita in energia elettrica.
Rendimento delle principali fonti di energia:

Il rendimento non è l' unico fattore che ci permette di misurare quanta energia viene prodotta, per questo si parla di capacity factor, la percentuale di tempo per cui si riesce a generare energia secondo il rifornimento, ecco i valori relativi ai diversi impianti.

Questo è dovuto anche al fatto che il combustibile per una centrale nucleare dura dai 18 mesi a 2 anni, nelle centrali a gas il combustibile viene direttamente pompato all' interno, mentre le centrali a carbone necessitano di carichi costanti.
Un terzo fattore molto importante per valutare la produzione di energia è la densità energetica, ovvero quanta energia si riesce a generare con 1kg di materiale, si misura in MJ/Kg.

Nel mondo ci sono miglialia di petroliere che trasportano combustibili fossili, una sola di quelle carica di Uranio coprirebbe il fabbisogno mondiale per un anno. 1 kg di Uranio fornisce la stessa energia di 2500T di carbone. Inoltre è importante menzionare un "fattore ambientale", ovvero quanti gr. di C02 sono emessi per ogni KWh da quando un impianto viene costruito a quando viene smantellato:

Le scorie radioattive

I rifiuti radioattivi si dividono in 3 categorie.

Solamente i rifiuti HLW sono problematici da stockare per via del tempo di decadimento ad isotopi stabili.
Se si riusassero le barre si potrebbe aumentare la resa fino al 50% ma al momento è poco conveniente in temrini eocnomici. I reattori FBR (poco conveniente economicamente e che usano raffreddamento non ad acqua) aumentano a ogni riprocessamento la quantità di Plutonio-239 generato, in questo modo si può ridurre di un fattore 30 il consumo di combustibile (usato tutto il fissile presente nelle barre), inoltre in questo modo le barre sono composte da soli prodotti di fissione, che vanno stockati per soli 200 anni.

Lo stockaggio dei rifiuti nucleari è un problema meramente politico, esistono luoghi geologicamente adatti a stockare scorie radioattive per tutto il tempo necessario.
Infine dopo il decomissionamento di una centrale nucleare si torna a uno stato equivalente a quello precedente, come testimonia l' ex centrale di Yankee Rowe, ora in questo stato:

Ex centrale nucleare di Yankee Rowe

Impatto ambientale del nucleare

Incidente di Chernobyl: 54 morti, di cui 18 negli anni successivi a causa delle complicazioni fisiche causate dalle radiazioni. E' difficile stimare se i morti di tumori sono dovuti a un avvelenamento nucleare (i tumori sono la seconda causa di morte). Incidente di Fukushima: 0 morti dovuti alle radiazioni, molti dovuti a tsunami/terremoto, una sentenza di un tribunale del 2018 riconosce una vittima ma secondo esperti il tumore contratto non e' attribuibile alle radiazioni, l' evacuazione precipitosa (non necessaria) della prefettura di Fukushima ha casusato centinaia di morti da stress.

Radioattivita' ambientale

Le radiazioni a Chernobyl oggi non sono cosi' pericolose, la paura di adesso e' in larga parte ingiustificata.

Il valore delle morti del nucleare (0.07 per TW/h) tiene conto delle morti dovuti alla decisione meramente politica di evacuare la prefettura di Fukushima

The safest and cleanest sources of energy

Sul sito https://www.electricitymap.org/map e' possibile vedere l' impatto ambientale della produzione energetica (dei paesi che forniscono dati :)), osserviamo che Francia e Svezia (enormi quantita' di nucleare) emettono molto meno CO2 di altri stati che usano energie rinnovabili.