« /home/rc

Michele Boldrin - Il cambiamento va gestito, non va rifiutato

15/10/2022

Questo è un transcript del video 6:15 - Dagli al migrante, al giovane, all'ucraino., di Michele Boldrin, in parte generato tramite openai/whisper e successivamente editato da me. Enjoy.

Nonostante le mille promesse, le mille affermazioni eclatanti, il governo di Giorgia Meloni non riuscirà a realizzare neanche l'1% delle folli promesse fatte agli italiani. Grazie a Dio, tra l'altro, perché se alcune cercasse di realizzarle sarebbe ancora peggio. E quindi potrà realizzare solo degli atti simbolici laddove le sembrerà facile colpire, colpira' le parti più deboli, guarda a caso due cose hanno fatto in tre settimane:

La prima è stato colpire quel segmento del mondo giovanile che va ai rave-party, che è quello un po' più debole in realtà, politicamente meno difendibile, socialmente meno apprezzato e anche meno abbiente. Han deciso di criminalizzare questi in maniera assolutamente ridicola e folle con il famoso provvedimento, che sono certo, verrà dichiarato incostituzionale e quindi verrà modificato. Ma intanto l'hanno fatto per le ragioni ovvie.

La seconda è stato prendersela con le navi delle ONG e con i migranti che arrivano dal Nord Africa, i quali di nuovo sono l'anello debole e sui quali è facile scatenare la propria rabbia violando le regole e i consensi e facendondone i simboli di un problema che il paese non sa affrontare, quello dell' immigrazione e dell' emigrazione. Invece di affrontare il problema che è enorme è molto più facile dire: "Questi sono illegali, sono brutti e cattivi, si può venire ma legalmente, noi non vogliamo che arrivino gli illegali, noi siamo per la legge".

In realtà non se la sono ancora presa con gli Ucraini perché la Meloni è vincolata alle sue promesse da questo, e almeno su questo sa benissimo che se rompesse il vincolo atlantico sarebbero disastri. Cercano di farlo continuamente i suoi accoliti, perché alla fine il Berlusconi da questo punto di vista è il simbolo migliore, dichiara "Ma sì bisogna smettere di dare gli aiuti a sti qua, vogliono troppo 'sti ucraini, smettiamo di dargli le armi così la smettono di combattere e finisce la guerra", questa non è altro che la versione adeguata, equivalente della Meloni che vuole dare 6 anni a chi fa un rave party e che vuole dirottare le navi delle ONG ad altri porti perché "In Italia non possono sbarcare".

Mi viene in mente un vecchio verso di De Andrè de La Canzone del Maggio, che una volta mi era anche un po' antipatica, pero' alla fine sembra rappresentare davvero la visione della piccola borghesia italiana. "Anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti" e "Avete chiuso le vostre porte sul nostro muso". Se ci pensate questi atteggiamenti di persecuzione da un lato e di rifiuto e di desiderio di punizione dall' altro, di questi individui devianti hanno un senso molto semplice, ed è proprio il senso profondo su cui il fascismo antico italiano si regge. Quello della piccola borghesia italiana, la canzone è una canzone di disprezzo verso chi vuole sognare che non cambi nulla, che la propria tranquillità possa venire garantita reprimendo la realtà, cancellando i problemi invece di affrontarli e colpendo chi è più debole.

Questa è la chiave di tutta la politica italiana, non solo della destra che rappresenta e vive questo atteggiamento politico in una maniera fisiologicamente spontanea, ma anche del resto dell' arco parlamentare, che ha più difficoltà, quindi in realtà si inventa una finta storia rivoluzionaria. Però a ben pensarci l'intera storia politica italiana degli ultimi 40 anni è un continuo disperato tentativo di rifiutare il cambiamento, di mantenere tutto immutabile, di trovare i colpevoli del cambiamento e di reprimerli, perché il cambiamento, qualsiasi esso sia (non è che il cambiamento sia buono sempre, non sono un teorico del cambiamento fine a se stesso, non credo al progresso inevitabile, ai grandi destini, etc. etc.), avviene, il mondo cambia, ha una sua dinamica, i problemi emergono, ci sono questioni nuove sul tappeto e se vuoi vivere nel mondo quelle questioni le devi affrontare e a volte devi cambiare tu.

Devi cambiare nella maniera di stare al mondo, non è vero che si sta al mondo bene solo cambiando continuamente, però è senz'altro vero che non si sta al mondo bene, specialmente nel mondo attuale, rifiutandosi di mutare, rifiutando l'adattamento, rifiutando l'apprendimento di cose nuove, rifiutando il confronto con persone, abitudini, culture diverse. Possono anche non piacere, però ci sono, il cambiamento avviene e rifiutarsi di misurarsi con esso vuol dire semplicemente rinchiudersi in un angolo e diventare come siamo diventati un paese che declina.

Ora, se ci pensate, tutti questi comportamenti, la repressione dei rave, il rifiuto del migrante e anche l'atteggiamento verso l'Ucraina, oltre ad altri: l'euro, i processi (buoni e cattivi che siano) di evoluzione dell'Unione Europea e cosi' via, sono tutti rifiuti del mondo che c'è, sono tutte disperate richieste di reprimere per impedire il cambiamento, per tornare a qualche mitico periodo d'oro, che evidentemente esiste nella cultura popolare della piccola borghesia Italia, e dico "piccola borghesia" per definire quel milieu, quel ceto medio del paese, dove ovviamente c'è dentro un po' di tutto, dal punto di vista della situazione sociale, ma che ha nel bottegaio, nel piccolo commerciante, nei pensionati, nell'autonomo, nel mitico autonomo, il suo rappresentante sociale più distinto. Questi hanno un volere, un desiderio ossessivo di non fare nessun sforzo, di continuare a stare in un mondo mitico in cui i problemi non ci sono, in cui i fastidi non ci sono, in cui tutto viene risolto magicamente da altri.

Questa questione dell'immigrato è perfetta, lo è anche l'Ucraina, no? Pensate, qual è la reazione all'autodifesa degli Ucraini? La reazione tipica, quella che si sente dal fruttivendolo è:
"Che cazzo vogliono questi? Perché si sono messi in mezzo? Perché hanno voluto essere liberi, farsi una democrazia e le rivoluzioni? Rifiutare i vari interventi russi, ribaltarsi, chiedere di entrare in un' Unione Europea, addirittura nella NATO, insomma, perché? Bastava che stessero in quel posto dove erano stati assegnati dallo Stalinismo e dal regime sovietico un secolo fa, e niente, non sarebbe successo niente, A NOI. Avremmo continuato a commerciare con Putin, l'intera Europa avrebbe fatto finta che Putin fosse una persona affidabile, loro sarebbero stati repressi, certo non avrebbero avuto diritto alla libertà, alla democrazia, a vivere, allo sviluppo economico di cui noi abbiamo goduto ma a me cosa me ne frega. Io non avrei sofferto un cambiamento, quindi che cazzo vogliono? Perché non si arrendono? La smettano di romper le balle, di combattere, di cantare queste canzoni, con questa bandiera gialla e blu. Putin, sarebbe contento e noi riapriremmo i gasdotti. Io voglio la mia tranquillità, cosa me ne fotte a me della libertà ucraina?".

E sui migranti è la stessa cosa:
"Cosa è sta roba che mancano i giovani, che non ci sono le badanti, che siamo un popolo di vecchi? Poi ci sono gli africani che vengono, ci sono le moldave in giro, i romeni, insomma, cos'è sta roba? Che poi parlano in una maniera strana, hanno un colore diverso, alcuni sono anche musulmani. Non lo voglio, non ricordatemi che non ho fatto figli abbastanza, che sia io che i vicini che ne abbiamo fatti uno io, zero loro, due gli altri, che insomma che in sei coppie abbiamo quattro figli. Non risuciamo a pagare le pensioni, su, son tutte balle; basta stampare i soldi, le pensioni si pagano, non serve che i ragazzi vadano a lavorare per pagare le pensioni, basta stampare i soldi. Quindi cosa sono tutti sti migranti che arrivano? Ah hanno le guerre, muoiono di fame, vogliono trovarsi una vita migliore, e perché, perché io cosa c'entro? Che stiano a casa loro, che mangino la sabbia, no? Cosa vogliono? Perché devono disturbarmi nel mio modo di vivere venendo qui tutti neri a girare per le strade? Perché devo perdere tempo e soldi a insegargli l' italiano? Che diritto hanno di avere la MIA assistenza sanitaria? MIA, no? Sì, è vero, alcuni lavorano, la grande maggioranza lavora, lavorano anche a buon mercato, fanno un casino di lavori utili, però mi dà fastidio, di sicuro c'è qualche italiano che può lavorare al posto loro"

È la stessa roba, è una disperata, ossessiva, richiesta che qualcuno con un atto repressivo cancelli il problema. In questo caso il problema demografico, sia nostro che loro. Nell altro caso il problema della dittatura sovietica, dell'imperialismo sovietico, della nostra dipendenza dalle materie prime sovietiche. Nel caso dei giovani cosa? Anche lì la stessa roba:

"Perché questi devono sbattermi continuamente in faccia il disagio sociale? Perché questi concerti, questo ubriacarsi nelle piazze, questo andare in giro a far casino, deve ricordarmi continuamente che per pagare le pensioni ho impoverito le nuove generazioni? Perché devo sentirmi dire continuamente dai fatti che è vero che la povertà è cresciuta tra gli under 30, invece è diminuita enormemente tra le persone della mia categoria, cioè i protetti e gli anziani. Perché devono continuamente ripetere che la scuola ormai non gli piace più, che non gli dà nessun senso, perché non li appassiona, non li istruisce, gli insegnano delle cose assurde?. Perche? Fanno casino, si drogano, sono arrabbiati, perchè sono dei morti di fame, perché non possono sposarsi, perché non possono andare a vivere da soli, perché non hanno il reddito, perché la casa mia non gliela affitto a quel capellone, No? E devono fare le feste per scatenarsi cosa?, Nel parco vicino a casa mia? Ma neanche per sogno, tutti in galera! Fannulloni, certo che gli voglio chiudere la porta sul muso, e che la polizia li bastoni, ma siamo matti? Un po di ordine per dio."

Capite? è la stessa logica. Odiano gli ucraini, odiano gli immigrati, odiano i giovani incazzati, perchè odiano il fatto di essere dei falliti, di aver fallito, di aver fallito nel sistema pensionistico, di aver fallito eleggendo continaumente governi che invece che dirgli in faccia "Guardate che queste pensioni sono troppo alte, non sono sostenibili, massacrereanno l' economia e la gioventù, distruggerano le imprese efficienti, faranno fuggire all estero tutti quelli bravi" hanno continuato a dargli la pensione, alcuni sono andati in pensione a 40 anni e vogliono continuare a vivere tranquilli. Hanno fallito nel non fare figli e non aver voglia di far figli, non desiderarli. Hanno fallito perche non sanno interagire con uno straniero, non riescono ad accettare una maniera di vivere e pensare che sia minimamente diversa dallo struscio della domenica pomeriggio, dal tifo per il calcio, dallla televisione, dalle idiozie rituali della tv italiana, dal giretto fuori porta del sabato, la messa alla domenica, le pastine, lo spritz delle 6, quei riti, per carità, gradevoli ma assolutamente specifici e loro, che non è detto che siano la fine del mondo.

E invece no, per loro è la cosa piu bella del mondo. "Noi siamo il paese piu bello del mondo perchè andiamo a prenderci le pastine la domenica dopo la messa e le portiamo a casa, no? Come facciamo noi lo struscio domenicale non lo fa nessuno. Che cazzo vogliono questi dal nostro paese? Stiano a casa loro, stiamo benissimo. Siamo ricchissimi.

Come fallito?

Perché la scuola fa schifo, abbiamo fallito? Perché l'abbandono scolastico è cosi alto abbiamo fallito? Ma no, sono i giovani che sono dei fannulloni, che non vogliono studiare. Ai tempi miei, al liceo, quando ci andavamo noi, ci andava la gente per bene. C'era la disciplina, si studiava. Gli altri andavano al professionale, al tecnico. Adesso tutti quanti vogliono andare a liceo per forza."

È così che ragionano. Basta, la smetto di farla parte del vostro vicino di casa.

Perché c'è una cultura profonda, diffusa, che pensa che il cambiamento storico si possa bloccare. E il cambiamento storico non deve essere necessariamente buono, non c'è nulla di buonoo di cattivo, non c'è nulla da giudicare sul fatto che gli italiani, e gli spagnoli, e i giapponesi, e i francesi e le donne di questi paesi abbiano fatto molti, molti meno figli delle loro nonne, abbastanza meno delle loro madri, e enormemente meno delle loro bisnonne. Non sono in grado di dire se sia buono o non sia buono. Perché cosa c'è di buono o di cattivo nel fatto che una donna faccia un figlio o due, invece di farne cinque o sei? C'è un lato buono, c'è un lato cattivo, per la donna è una vita più facile, migliore, e meno dipendente dei figli, però chiusa in casa, con più possibilità di realizzarsi, ma ci sono meno figli. Le vite umane sono interessanti e divertenti, ci sono meno vite umane di un certo tipo, ce ne sono più di un altro. Così via, uno non può decidere se sia un bene o un male il cambio demografico.

Il cambio demografico è.

E ha delle ragioni precisissime, che sono le emancipazioni femminili. L' accesso della donna al posto di lavoro e così via. E questo crea il calo demografico, bene. Se lo vuoi affrontare lo affronti, se sei un essere umano degno del nome, e capace di essere responsabile e vivere nella storia e in quello che il mondo ti ha dato. Altrimenti cosa fai? Altrimenti ficchi la testa sotto alla sabbia, come fa oramai la maggioranza degli italiani, ti rifiuti di riconoscere che questo problema c'è e che quindi comporta un'immigrazione, oltre a tante altre cose, e l'immigrazione va gestita, non va bloccata ai porti. È così. Punto. Di fondo ci sarebbe solo da, come dire, diffondere la cultura de "Il cambiamento va gestito, non va rifiutato".

Invece siamo un paese fascista. Il fascismo alla fine, era quella roba lì, profondamente. Era la costituzione dell'identità nazionale attraverso il recupero di simboli, atavici, romani, etc, etc, di uno status inventato di un paese perfetto. E questi, adesso lo stanno dicendo: "Ridatecelo indietro!". Ma sia chiaro, è un problema comune sia a destra che a sinistra. Gli stessi argomenti sono vestiti diversamente, ma si trovano anche a sinistra. A sinistra vogliono i loro, hanno i loro miti, ma anche loro vogliono che tutto torni a un mitico passato. È un paese che rifiuta il cambiamento, che rifiuta l'esistenza della realtà.

Per questo odiano i giovani, gli ucraini e gli immigrati. Lo stesso vale per il rifiuto dell' omosessualità, gli omosessuali ci sono sempre stati. Adesso finalmente hanno il coraggio di dire: "Sì, guarda io sono omosessuale, e allora?? Io vado a letto con un altro uomo o con un' altra donna, essendo rispettivamente uomo o donna, oppure misto, oppure lo facciamo in tre. Pensa un po'. E quindi??"

Insomma, cercate di spiegarlo a quelli che avete intorno a voi. La vita, il mondo cambia, occorre farne i conti, è inutile mettere sempre la testa sotto alla sabbia e legnare il cambiamento, affondarlo, mandarlo al porto di Tolone. Tu puoi mandare al porto di Tolone tutti i cambiamenti che vuoi, i cambiamenti, poi tornano indietro, più ingigantiti, ti sbattono sul naso.

O lo gestisci razionalmente, pacatamente, o il cambiamento, ti travolge. È semplicissimo. Vale per l'energia nucleare, vale per i migranti, vale per gli omosessuali, vale per l'Ucraina, vale per i giovani, vale per la scuola, vale per l' Euro. Il cambiamento, se non lo gestisci, ti travolge.

E infatti, l' Italia è un paese che si fa travolgere sempre di piu dagli eventi. Questo è il fatto.


Fai la tua parte anche tu, comincia con l' associarti a LiberiOltre!